Il vincitore: Wilo-EMU TRE

Negli anni ’80 e ’90, con l’aumento della domanda di soluzioni sostenibili e a risparmio di risorse nella gestione delle risorse idriche e nello smaltimento delle acque cariche, Wilo intravide nuovamente l’opportunità di distinguersi in un altro campo come azienda esperta affidabile in grado di proporre idee sostenibili. Sono state sviluppate diverse pompe e dispositivi per lo smaltimento delle acque cariche, ad esempio la serie di pompe TP. Nel 1995 fu introdotto sul mercato Wilo-EMU TRE*, il primo miscelatore sommerso a tre pale e a velocità ridotta.

Nell’ambito dei processi di depurazione biologici delle acque cariche, i miscelatori sommersi hanno il compito di supportare in modo ottimale i processi microbiologici. Nel Wilo-EMU TRE un’elica a velocità ridotta assicura il flusso del bacino necessario e costante per mantenere il fango delle acque cariche in continuo movimento ed evitare eventuali depositi sul pavimento del bacino.

La ventilazione è necessaria per preservare i processi biologici. Questo flusso d’aria agisce come una parete. Per cui è necessaria una buona interazione tra ventilazione e processo di miscelazione, in modo che il fango residuato si distribuisca uniformemente nel bacino delle acque cariche anche in condizioni di afflusso sfavorevoli.

L’impiego di un motore asincrono ad alta efficienza, di una trasmissione molto efficiente e di un sistema idraulico bilanciato in queste macchine speciali riduce al minimo il fabbisogno energetico per metro cubo movimentato nel bacino. In questo caso è fondamentale prevedere un dimensionamento ottimale. Wilo ha introdotto un software di dimensionamento al fine di calcolare il numero perfetto e la posizione dei singoli miscelatori nel bacino e per svolgere altre funzioni importanti.

Nel 1996 i grandi impianti di depurazione di Bottrop, in Germania, sono stati equipaggiati con i miscelatori EMU. Nel 2016 il bacino a fanghi attivi fu completamente rimodernato ed equipaggiato con i miscelatori sommersi ad alta efficienza Wilo di nuovissima generazione.

Dal momento che i miscelatori vengono impiegati in maniera costante, era fondamentale mantenere la manutenzione al minimo e garantire una lunga durata. A tale scopo, sono state adottate diverse soluzioni tecniche:

  • Il corpo motore e la scatola del cambio sono stati realizzati in ghisa con uno speciale rivestimento Ceram, destinato a prevenire la corrosione dovuta al costante contatto del sistema a sommersione con l’acqua.

  • Le pale in plastica sono state geometricamente progettate per essere efficienti dal punto di vista energetico, ma anche per impedire, con la loro forma, eventuali attorcigliamenti, ovvero accumuli di materiale fibroso che si intrecciano nelle acque cariche e formano fasci simili a trecce che provocano l’inceppamento del miscelatore. Inoltre, i componenti più piccoli nel bacino di chiarificazione non riuscivano ad aderire bene alle pale.

  • L’attorcigliamento, inoltre, doveva essere evitato inserendo e disinserendo il miscelatore.

  • Peraltro, i miscelatori potevano essere forniti con un dispositivo di abbassamento in acciaio inossidabile, che permetteva di abbassare o sollevare il miscelatore per eseguire gli interventi di manutenzione in modo rapido e semplice.

*denominazione tipo attuale

Impianto di Wilo Hof, Germania

Acquisizione di EMU Unterwasserpumpen GmbH

Nel 2003 Wilo rileva la EMU Unterwasserpumpen GmbH di Hof e la EMU Anlagenbau GmbH di Roth, rafforzando le proprie attività nella tecnologia degli impianti di depurazione e ampliando l’assortimento di pompe nel campo dell’alimentazione idrica e dello smaltimento delle acque cariche.